Camera gestazionale È la struttura dentro cui si sviluppa l’embrione, il nido del feto in utero. Una volta avvenuto l’impianto, le cellule iniziano a moltiplicarsi, e anche a differenziarsi per dare origine a tutti i tessuti necessari allo sviluppo del bambino. La camera gestazionale è delimitata da una membrana e contiene il liquido amniotico, in modo che il piccolo sia protetto dalla forza di gravità e da eventuali traumi. Si tratta inoltre della prima struttura della gravidanza visibile attraverso l’ecografia: l’immagine che viene rimandata dall’ecografo è proprio quella di una bolla protettiva, pronta ad accogliere il bambino che arriverà. Nelle primissime settimane, prima ancora che sia visibile l’embrione, nella camera gestazionale è visibile il “sacco vitellino”, la sacca a cui è attaccato l’embrione: esso fornisce alle prime cellule i nutrienti essenziali per le fasi di sviluppo iniziali. Camera gestazionale dismorfica (allungata o irregolare per forma e dimensione) Mediante un controllo ecografico effettuato in epoca precoce, è possibile riscontrare eventuali anomalie della camera gestazionale. Esse possono riguardare la sua forma, il contenuto o la grandezza. Non occorre preoccuparsi: spesso queste irregolarità non significano che la gravidanza non stia procedendo bene, e la cosa migliore da fare è programmare un controllo a distanza di circa una settimana, al fine di valutare l’evoluzione della situazione. Riscontrare una camera gestazionale vuota, irregolare o piccola per l’epoca gestazionale è un evento molto comune. Può accadere perché il concepimento è avvenuto più tardi rispetto a quanto atteso in relazione alla data dell’ultima mestruazione; in altri casi, invece, le anomalie della camera gestazionale dipendono dal fatto che la gravidanza non possiede le caratteristiche necessarie per progredire fisiologicamente, ed è destinata a interrompersi. Per fare una diagnosi di aborto interno occorrerà programmare un controllo ecografico a distanza, e valutare le immagini ecografiche in associazione al dosaggio delle beta HcG. Distacco della camera gestazionale durante il primo trimestre Il distacco totale (o scollamento parziale) della camera gestazionale dà inizialmente origine a un sanguinamento di colore rosso vivo. Si parla di minaccia di aborto quando un simile evento si verifica in una gravidanza riconosciuta come vitale (l’ecografia ha mostrato la presenza di embrione o feto vitale, ma la paziente presenta perdite ematiche), prima della ventiquattresima settimana. Occorre non confondere una evenienza di questo tipo con il “distacco di placenta” (evento che si presenta generalmente al terzo trimestre di gestazione, con sanguinamento abbondante, e che può essere pericoloso per il feto e anche per la gestante). Diversamente, la presenza di distacco (o di ematoma) amniocoriale, di per sé, non pregiudica nella maggioranza dei casi il normale proseguimento della gravidanza. Occorrerà osservare comuni precauzioni, per esempio riposo a letto e assunzione di progesterone allo scopo di rilassare la muscolatura uterina. Solo in alcuni casi la minaccia d’aborto addiviene a un aborto spontaneo: in quel caso il sanguinamento aumenta e compaiono intense contrazioni uterine, fisiologicamente volte a espellere il prodotto del concepimento. Camera gestazionale ectopica (gravidanza extrauterina) Quando l’annidamento avviene al di fuori dell’utero si parla di gravidanza ectopica: nella gran parte dei casi (circa il 95%) si tratta di gravidanza in sede tubarica, più raramente ovarica, ancor più raramente intra-addominale); si parla invece di “gravidanza ectopica intrauterina” quando l’annidamento avviene dentro l’utero ma in sede impropria (per esempio se l’impianto avviene nel collo dell’utero (gravidanza cervicale) o a livello dell’ostio tubarico (gravidanza cornuale). Una forma rara, seppur esistente, di gravidanza ectopica, è costituita dalla ‘Scar pregnancy’: ossia nel caso in cui l’embrione si impianti in corrispondenza della cicatrice di un precedente taglio cesareo, sede non impropria, ma che deve essere intesa come una zona di minor resistenza dell’utero. La diagnosi precoce di questo fenomeno è diventata possibile poiché nella pratica ostetrica le ecografie, le sonde transvaginali e gli esami doppler sono migliorati, e con essi la qualità dell’immagine fornita; è quindi oggi possibile intervenire in modo tempestivo. Sintomi di una gravidanza extrauterina In questi casi molto spesso la paziente è asintomatica. Il sospetto della presenza di una gravidanza ectopica sorge in presenza di un test di gravidanza positivo, ma senza che sia possibile visualizzare la camera gestazionale all’interno della cavità uterina. Trattamenti Le gravidanze ectopiche possono essere trattate: Nei casi precoci: senza alcuna terapia (risoluzione spontanea) o attraverso una terapia medica a base di metotrexate (un chemioterapico che impedisce la crescita cellulare della gravidanza). Nei casi più avanzati o sintomatici, oppure laddove la terapia farmacologica abbia fallito: tramite chirurgia laparoscopica. A seconda dei casi, si procede alla rimozione della tuba interessata (salpingectomia) o alla rimozione della sola gravidanza ectopica.
GRAVIDANZA
Camera gestazionale fisiologica e gravidanza ectopica