Fertilità

Fertilità

GRAVIDANZA
Fertilità

La fertilità umana dipende da una serie complessa di fattori, tra i quali – e a una posizione piuttosto rilevante – l’età anagrafica. Le donne sono più fertili da molto giovani; la loro fertilità inizia a diminuire gradualmente dopo i 30 anni, e in modo più significativo dopo i 35 anni. Gli uomini possono mantenere una buona fertilità per un periodo più lungo, ma anche per loro l’età costituisce un fattore determinante.

È certamente vero per tutti che lo stato di salute generale (compresi problemi di salute cronici, malattie, obesità e carenze nutrizionali) può influenzare la fertilità, sia negativamente che positivamente; e così pure lo stile di vita, la dieta, l’attività fisica e lo stress.

Poi esistono problemi anatomici, oppure fattori genetici; esiste la possibilità di essere stati esposti a sostanze tossiche, o l’essere stati sottoposti a interventi chirurgici: e anche questi casi (per quanto non rilevanti, in percentuale) possono essere rintracciati tra le cause di una bella notizia che tarda ad arrivare.

Occorre pure non sottovalutare lo stato di benessere psicologico, che ha sempre un impatto su ogni aspetto della vita emotiva e corporea di ogni essere umano.

 

Fatte queste premesse, il dato statistico è che in media le coppie vanno incontro a una gravidanza ottenuta spontaneamente nel giro di 12 mesi. Quando questo desiderio non si realizza, con un tempo di elaborazione e reazione variabile, si tende a considerare un percorso di fertilità. Occorre ricordare, in ogni caso, che la probabilità di successo della fecondazione in vitro è parimenti influenzata dall’età della paziente. Le donne sotto i 35 anni tendono ad avere tassi di successo più elevati; e la menopausa, ossia la cessazione permanente delle mestruazioni e della capacità riproduttiva, si verifica in Europa tra i 45 ei 55 anni.