Gravidanza gemellare: i sintomi Gravidanza gemellare: dosaggio Beta hcg Gravidanza gemellare: quando si vede? Diagnosi Prenatale Gravidanza gemellare e aumento del peso Gravidanza gemellare: il parto Il parto può avvenire tramite taglio cesareo o in modo spontaneo (è questo il caso della gravidanza bicoriale biamniotica con entrambi i feti cefalici: le linee guida in Italia prevedono che se la mamma ha già partorito si segua questa indicazione.) Dopo la nascita
In caso di gravidanza gemellare i sintomi iniziali classici della gestazione possono essere più precoci e accentuati rispetto a una gravidanza singola. Già dalla sesta settimana nausea, cambiamenti repentini dell’umore, spossatezza e scialorrea (aumento della salivazione) possono essere molto fastidiosi, se non addirittura invalidanti. In non rari casi, degli accorgimenti relativi all’alimentazione possono essere di grande aiuto. Eliminare i cibi che contengono zucchero o troppi grassi può avere una doppia valenza positiva, e mangiare poco e spesso può fare gioco nel ridurre il sintomo.
La gravidanza gemellare, come abbiamo detto, deve essere seguita con particolare cura; ma una donna in attesa di due gemelli ha tutte le possibilità di vivere la gravidanza serenamente. Occorrerà che sia ben informata e ben accompagnata. Le mamme di gemelli devono affrontare un percorso un po’ più intenso delle altre, con alcuni passaggi su cui occorrerà porre maggiore attenzione rispetto a una gravidanza singola.
La gonadotropina corionica è un ormone, le cui frazioni (le Beta hcg) indicano la presenza di una gravidanza. È proprio questo ormone che viene ricercato nei comuni test di gravidanza, sia quelli fatti in laboratorio sia quelli comprati in farmacia.
In caso di gravidanza gemellare i valori delle Beta hcg saranno notevolmente più alti rispetto a una gravidanza singola.
L’unico dato certo per una diagnosi di gravidanza gemellare è l’esame ecografico. A titolo informativo, la presenza dei gemelli si vede già intorno alla quinta-sesta settimana di gravidanza: nell’utero è già visibile la camera gestazionale con dentro un embrione, e nel caso di gravidanza bigemina, due camere gestazionali e, naturalmente, due embrioni.
Tuttavia, occorre tenere presente che tra la sesta e la dodicesima settimana di gravidanza circa il 20-30% delle gravidanze gemellari si trasformano in singole (vanishing twin).
Il capitolo sulla diagnosi prenatale rappresenta una parte molto delicata in caso di gravidanza gemellare, perché nel caso di due gemelli fratelli c’è la possibilità di avere un feto sano e uno malato. Questi sono casi estremi e molto complessi, sia sul piano etico che sul piano emotivo. È necessario essere consapevoli della cosa, prima di intraprendere il percorso, e affidarsi a centri specializzati.
Nel primo trimestre, non esistono differenze rispetto a una gravidanza singola. L’aumento ponderale e la crescita della pancia riguardano il secondo trimestre, e in misura maggiore il terzo. L’aumento di peso però, nelle gravidanze gemellari, rischia di essere maggiore rispetto alle gravidanze singole: esso dipende dal BMI della mamma prima della gravidanza ma anche da altri importanti fattori, quali la diminuita attività fisica, una prima esperienza di gestazione multipla e le relative preoccupazioni, o la presenza di altri figli che potrebbero non consentire le buone abitudini delle precedenti gravidanze.
In donne normopeso con gravidanza gemellare è considerato normale un aumento di peso di 17 e fino a 25 Kg. Un ruolo fondamentale, anche in termini di miglioramento degli esiti materno-fetali, è giocato dalla dieta. Questo è vero in generale, e ancora di più in caso di gemellarità: sarà molto importante avvalersi della consulenza del ginecologo, che sa come consigliarvi, o in alternativa di un valido nutrizionista.
Quando finisce una gravidanza gemellare? I controlli a termine presso il punto nascita prescelto dovranno essere prenotati in base all’andamento e alla corionicità della gravidanza e alla crescita dei due bimbi.
Una gravidanza bicoriale biamniotica senza complicanze non necessita di controlli cardiotocografici anticipati, mentre gli altri tipi di gravidanze gemellari potrebbero richiedere controlli più ravvicinati.
In caso di gravidanza gemellare non complicata, al fine di prevenire l’insorgenza di eventi avversi, è indicato l’espletamento del parto:
• nelle gravidanze bicoriali biamniotiche a 38 settimane di gravidanza;
• nelle gravidanze monocoriali biamniotiche tra la 36a e la 37a settimana di gravidanza;
• nelle gravidanze monocoriali monoamniotiche dalla 32a alla 34a settimana di gravidanza.
Il nostro suggerimento è di prevedere la presenza di qualcuno che, dopo la nascita, possa aiutare a svolgere le incombenze quotidiane in cui siete sostituibili – fare da mangiare, pulire, stirare – e un aiuto competente per il sostegno all’allattamento dei bimbi, che è possibile ma faticoso, e per il quale rimandiamo al relativo articolo.
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Gravidanza gemellare: i sintomi